Lavorare a Cuba: dalle offerte ai visti, la guida completa
Indice Argomenti
- 1. Come lavorare a Cuba
- 2. Come andare a lavorare a Cuba: visti e documenti
- 3. Come trovare lavoro a Cuba
- 4. Investire a Cuba e aprire un’attività
- 5. Made in Italy
- 6. Normativa in materia di investimenti stranieri
- 7. Andare a lavorare a Cuba: consigli finali
- 8. Scrivi il tuo annuncio di lavoro a Cuba
Come lavorare a Cuba
Nel complesso, Cuba è una scelta interessante per un lavoratore italiano esperto e avventuroso che sta cercando qualcosa di diverso e vuole lavorare all’estero. Ma è importante sapere che le opzioni saranno gravemente limitate fino a quando il clima politico non si allenterà. Anche gli stipendi a Cuba sono molto bassi.
Il lavoro occasionale (come il barista oppure il cameriere) è riservato ai cubani. Gli expat possono ancora diventare guide turistiche o tour operator, ma una forma di occupazione più affidabile sarebbe quella di farsi assumere da una società internazionale che ha una filiale a Cuba.
Tuttavia, per le nuove assunzioni verrà data la priorità ai cubani, perché la maggior parte di queste società straniere sono joint venture in società con i cubani che hanno il 51% di proprietà.
Come andare a lavorare a Cuba: visti e documenti
Lavorare a Cuba è possibile, ma richiede una serie di adempimenti burocratici indispensabili, in primis il visto per lavorare a Cuba. Il normale visto turistico permette un soggiorno a Cuba non superiore ai 60 giorni. Per trasferirsi e lavorare a Cuba c’è bisogno o della “Residenza Permanente” o della “Residenza Temporanea” . Vediamole entrambe.
1. Residenza Permanente
Va richiesta all’Ambasciata di Cuba in Italia, presentando un formulario, riempito in spagnolo ed in tutte le sue parti, a cui vanno allegati i seguenti documenti:
- Certificato di nascita;
- Certificato di residenza;
- Esami radiologici del torace, sierologici e test dell’AIDS, realizzati da non oltre 6 mesi;
- Attestato di capacità tecnica e pratica, per i maggiori di 16 anni e minori di 60, possono essere certificati di studio, lavoro o pensione;
- Certificato dei precedenti penali, rilasciato da non oltre 3 mesi;
- Referenze bancarie;
- Lettera con motivazione della richiesta, scritta in spagnolo;
- Due fototessere e fotocopia del passaporto da autenticare nel consolato esibendo l’originale.
I primi cinque documenti vanno legalizzati in prefettura, tradotti in spagnolo e legalizzati all’Ambasciata Cubana. La concessione o meno della “Residenza Permanente” verrà comunicata tra i 3 ed i 6 mesi dalla data di presentazione della domanda. In caso positivo verrà rilasciato un visto A-2, per una durata di 30 giorni.
2. Residenza Temporanea
Viene rilasciata per motivi di studio o lavoro. In questo caso è l’azienda che assume, attraverso l’organismo cubano di appartenenza, o l’Università a richiederla al Dipartimento d’Immigrazione.
La residenza temporanea a Cuba viene concessa per un anno ed eventualmente rinnovata su decisione favorevole del governo. È rilasciata dalla Direzione dell'Immigrazione ma solo su richiesta dell'agenzia che compete al ramo a cui l'azienda appartiene. Gli stranieri devono entrare a Cuba con un visto D1, visto di lavoro concesso con il permesso di lavoro corrispondente.
I documenti richiesti per avere la residenza temporanea sono:
- Contratto di lavoro;
- per il visto D1 richiesta del massimo rappresentante della società, passaporto valido;
- per ottenere il permesso di lavoro è necessaria una lettera di richiesta del massimo rappresentante della società, una copia del visto e una copia del passaporto;
- per richiedere la residenza temporanea è necessario avere la lettera di richiesta, copia del permesso di lavoro, copia dell'ultimo visto D1.
Come trovare lavoro a Cuba
Il lavoro per italiani a Cuba è piuttosto difficile da trovare. Tuttavia, ci sono ancora alcune offerte di lavoro disponibili per gli italiani che intendono lavorare a Cuba. Ad esempio, potete sempre trovare un lavoro negli uffici con sede a Cuba di società o agenzie straniere, oppure tentare la carriera diplomatica e lavorare all’ambasciata italiana a Cuba.
Un inizio può essere quello di contattare le aziende straniere, magari recandosi alla Camera di Commercio italiana di Cuba, ed ovviamente avere le adeguate capacità, sempre che siano disposte ad assumere. Ci sono anche alcuni aziende o istituzioni cubane che assumono cittadini stranieri.
Molti espatriati che intendono lavorare a Cuba trovano lavoro come scrittori, fotografi o giornalisti indipendenti. L’isola, potrebbe essere perfetta ad esempio per chi vuole all’Ambasciata di Cuba in Italia lavorare all’estero da casa.
All’interno dell’industria turistica, gli italiani interessati a lavorare a Cuba possono trovare lavoro come tour operator o rappresentanti. Come abbiamo detto in precedenza, i lavori come barista o personale addetto alle pulizie sono riservati ai cubani.
Investire a Cuba e aprire un’attività
Un’altra opzione per vivere e lavorare a Cuba è quella di investire sull’isola, aprendo una propria attività. Per ora l’economia cubana è poco diversificata e con un tessuto industriale non sviluppato, ma il governo sta cercando di incrementare la manifattura anche attraverso la ricerca di migliorie tecnologiche. Per fare questo si sta puntando molto su alcuni comparti:
- produzione dello zucchero;
- agricoltura;
- turismo;
- hotel e ristoranti.
Non bisogna dimenticare che il turismo resta il principale motore economico insieme a quello dei servizi professionali. Per dare una spinta soprattutto ai capitali è stata varata la riforma chiamata Ley de Inversion Extranjera alla cui base ci sono:
- incremento delle esportazioni;
- sviluppo infrastrutturale;
- sviluppo tecnologico.
Con questa legge gli investimenti stranieri sono aperti al turismo, al settore estrattivo, all’agricoltura, al commercio all'ingrosso e all'industria farmaceutica. Grosse dunque le opportunità per lavorare a Cuba e investire. Con regolarità poi il governo cubano redige una lista delle occasioni di investimento in cui vengono segnalati i progetti varati e il partner locale interessato a collaborare con investitori e imprenditori stranieri.
Sempre in questa ottica è nato il progetto della Zona Speciale di Sviluppo Mariel sorta non a caso in un luogo strategico più vicino agli Stati Uniti. Si vuole sempre più sviluppare qui l'industria leggera e il settore delle biotecnologie. In questa zona sono previsti vantaggi fiscali e le imprese potranno organizzarsi in tre modi:
- società mista
- contratto di associazione economica
- capitale totalmente estero.
L'ultima formula però non permette di godere dei vantaggi fiscali previsti dalle prime due.
Made in Italy
Ci sono settori che offrono particolari opportunità di crescita per il made in Italy e questi sono, tra gli altri:
- chimica
- biotecnologie
- farmaceutica
- meccanica strumentale.
È chiaro che, in un contesto come quello attuale gli investitori possono cogliere altre opportunità in settori che non è esagerato definire strategici come il turismo. A cui vanno aggiunte aree in cui gli italiani possono dire molto come la trasformazione alimentare, le infrastrutture, apparecchiature medico-sanitarie e, su un'ottica a più lungo termine anche il settore dei servizi bancari e assicurativi.
Normativa in materia di investimenti stranieri
Per quanto riguarda gli incentivi fiscali per le società che non sono al 100% a capitale estero sono:
- riduzione delle imposte sui profitti dal 30% al 15%;
- eliminazione delle imposizioni al 25% sul costo del lavoro;
- coloro che investono con la formula della joint venture non avranno imposizioni sui profitti per otto anni;
- esenzione da imposte e dogana sull'import a Cuba di macchinari per rendere materiale l'investimento stesso;
- protezione del know how;
- diritto di riesportare all'estero profitti e dividendi;
- gli stranieri che hanno un visto di residenza temporaneo per motivi lavorativi proprio legati all'investimento potranno trasferire all'estero fino ai due terzi del totale degli stipendi a loro versati a Cuba per queste attività.
Andare a lavorare a Cuba: consigli finali
Per quanto bella ed esotica come meta, Cuba è anche una destinazione molto difficile in cui trovare lavoro. Le limitazioni del governo locale sono infatti ancora forti.
È importante anche conoscere la lingua. La maggior parte dei cubani, infatti, non parla inglese, tranne in alcuni hotel turistici. Una conoscenza di base dello spagnolo è un must.
Per tenervi aggiornati su tutte le offerte di lavoro per italiani a Cuba seguite le pagine di Lavorare all’estero oppure scrivete adesso il vostro annuncio di lavoro per Cuba!
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